Quando viene a mancare una persona cara, la gestione delle questioni ereditarie può sembrare secondaria rispetto al dolore e alla confusione del momento. Tuttavia, è fondamentale agire con consapevolezza per non incorrere, anche in modo involontario, nell′ accettazione tacita dell′eredità.
Nel nostro ordinamento, l′art. 476 del Codice Civile stabilisce che alcuni comportamenti possono valere come accettazione implicita dell′eredità, con tutte le conseguenze giuridiche che ne derivano, tra cui la responsabilità per eventuali debiti del defunto.
Cos′è l′accettazione tacita dell′eredità?
L′accettazione tacita si verifica quando un erede, pur senza dichiararlo formalmente, compie atti che presuppongono la volontà di accettare l′eredità, come la gestione di beni o il pagamento di debiti ereditari. Questo può accadere anche senza rendersi conto delle implicazioni.
10 errori da evitare per non diventare erede involontario!
Se non si intende accettare l′eredità o si sta ancora valutando il da farsi, è importante non compiere azioni che possano essere interpretate come accettazione tacita. Ecco un elenco dei comportamenti da evitare:
1. Presentare la dichiarazione dei redditi per conto del defunto.
2. Richiedere la pensione di reversibilità o altre prestazioni collegate al patrimonio ereditario.
3. Pagare debiti o bollette intestate al defunto.
4. Incassare crediti del defunto (es. TFR, rimborsi fiscali).
5. Vendere, affittare o utilizzar beni ereditari come immobili o automobili.
6. Effettuare volture catastali o subentrare in contratti di utenza.
7. Accedere o disporre di conti correnti, titoli o cassette di sicurezza intestati al defunto.
8. Trasferire beni ereditari su conti personali.
9. Svolgere pratiche di successione o volture PRA, anche parziali.
10. Dichiararsi erede per ottenere documentazione bancaria o fiscale.
Un quadro giuridico non sempre uniforme
È importante sapere che la giurisprudenza non è sempre univoca e che i tribunali italiani possono interpretare in modo diverso i singoli casi. In generale, solo chi ha un interesse concreto (come un creditore dell′eredità) può impugnare l′accettazione tacita. Tuttavia, provare tale accettazione può essere estremamente difficile per terzi, data la natura riservata di molte operazioni (cosiddetta probatio diabolica ).
Cosa fare in caso di dubbio?
Se si desidera rinunciare all′eredità oppure ci si è già esposti con atti ambigui, è necessario formalizzare la rinuncia davanti ad un notaio o presso il tribunale del luogo dell′ultimo domicilio del defunto. La sola inattività, purtroppo, non basta ad evitare l′accettazione.
Il nostro consiglio
Nel dubbio, prima di intraprendere qualsiasi azione è sempre raccomandabile rivolgersi ad un legale e il nostro studio è in grado di offrire massima chiarezza ed una consulenza personalizzata in ogni aspetto legato alla successione.
Dott.ssa Sofia Sera