Ricerca libera
10-05-2022
EREDITÁ DIGITALE: ADESSO TUTELATA ANCHE IN ITALIA
come possiamo tutelare i dati che generiamo in vita.
Con le ultime pronunce della Cassazione si è aperta finalmente la strada per la tutela successoria della nostra persona online. Ma cosa si intende con Eredità digitale? è molto semplice: si tratta di tutto ciò che immettiamo online o nei nostri device (smartphone, pc, tablet ecc.) nel corso della nostra vita, i cosiddetti dati e che lasciamo "incustoditi" come il resto del nostro patrimonio una volta deceduti. Ormai infatti, dobbiamo pensare a noi stessi come degli esseri viventi anche digitali, che come tali, spostandosi tra web e file, lasciano le loro tracce digitali. Parliamo di foto, video, documenti, conversazioni e soprattutto password! di app, carte, home banking, account vari etc. Queste ultime possono provocare non pochi problemi ai nostri eredi! Comè noto infatti non è facile ottenere autorizzazioni allaccesso a questi dati da alcuni dei marchi più famosi di device (Apple ad es.) o da aziende che gestiscono le nostre reti di amicizie (Facebook ad es.). Finalmente però le cose sono cambiate anche in Italia! Dal 2022 la Cassazione ha stabilito che queste aziende, su richiesta degli eredi, devono concedere a questi ultimi di poter interagire con i dati prodotti in vita dal defunto. Il metodo pratico non viene chiarito dalla Cassazione perciò sembra che senzaltro una semplice pec o raccomandata A/R possano assolvere egregiamente questo compito. Perciò finalmente potremo accedere agli archivi dei nostri cari senza dover per forza resettare lo smartphone perdendo tutti i preziosi dati che possono in alcuni casi avere un valore affettivo inestimabile e senza dover conoscere la password e pin del dispositivo, che giustamente il nostro parente avrebbe potuto tenere segreti, come avviene nella maggior parte dei casi. Un problema a parte sono le criptovalute. La Cassazione non si esprime al riguardo, e nemmeno potrebbe visto che non cè autorità centrale che possa imporre a qualcuno il versamento di bitcoin ad esempio, dal conto del defunto a quello dellerede o cambiare intestazione. Il rischio è che se non si trasmette la password a nessuno, compresi gli eredi, tutte le somme in criptovalute saranno perdute per sempre! A prescindere da qualunque legge e decisione della giurisprudenza. C′è un metodo però per evitare di vedere sgretolarsi magari anni e anni di investimenti del proprio parente: la redazione di un testamento avente una forma speciale, ma di questo se ne parlerà approfonditamente in un articolo apposito. Avv. Mattia Barbera Studio Barbera & Partners